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"Venti maglie che hanno scritto la storia del ciclismo, per venti corridori che le hanno indossate. Pochi, volutamente, i campioni: una maglia di campione del mondo appartenuta a Coppi; e una maglia tricolore indossata da Fiorenzo Magni alla Coppa Bernocchi del 1954. Tutti gli altri, appunto, outsiders: l'oro della Ignis, del pistard Cesare Pinarello; il granata "Grande Torino" della Mainetti di Lucillio Lievore; la nero-arancione di Silvano Schiavon alla Vittadello, con la V sul petto, ma con poche vittorie; la maglia nero-mattone della Molteni (1970) di un campione che non è stato, come Gianfranco Bianchin, tragicamente annegato nel mare tranquillo di Pescara. La raccolta va sotto il nome di De Marchi, maglificio sportivo dal 1946 e produttore di tutte queste perle, nato quindi con quell'age d'or del ciclismo, che ha ispirato Roland Barthes e le sue mitologie contemporanee." (dalla prefazione di Gino Cervi)